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«Facciamo un museo dedicato alla Carrarese». L’idea che accende gli animi gialloazzurri

Liquidara e Manuel pensano al locale ormai abbandonato vicino allo stadio sul viale XX Settembre, l’ex Luca’s Bar o ex Pascha.

CARRARA – E se nascesse un museo dedicato alla Carrarese? Si sentono ancora gli echi delle grida di gioia e di esultanza: la Carrarese in B, un sogno che si realizza, la città in festa, le bandiere giallo-azzurre che sventolano da tutti i balconi: centro storico, Marina, Avenza, Fossola. Sulla scia di questo successo, di questa esplosione di gioia che ha riempito così tanto gli animi dei carraresi ecco arrivare l’idea di Marco Liquidara, conosciuto ex consigliere e Massimiliano Manuel, lui attualmente seduto tra i banchi dell’opposizione in Consiglio.  La loro è una proposta trasversale, apolitica, che accomuna e in cerca di adesioni, collaboratori e collaborazioni, di chi abbia voglia di partecipare in qualsiasi modo, per costruire un ‘percorso’ museale mettendo a disposizione materiale o anche semplicemente racconti e aneddoti, su tutto ciò che può riguardare la squadra, inclusi la sua anima più vivida: i tifosi. Perché tanti sono stati i personaggi appassionati, tifosi scatenati. Liquidara, per esempio, ricorda la professoressa Dianora Melker, tanto seriosa e severa in cattedra quanto scatenata sugli spalti per sostenere la squadra del cuore. Ma dove si potrebbe allestire un museo? Liquidara e Manuel pensano al locale ormai abbandonato vicino allo stadio sul viale XX Settembre, l’ex Luca’s Bar o ex Pascha: “Potrebbe aiutare anche come biglietteria e riqualificare l’ingresso dello stadio” fanno notare i due che restano comunque aperti a qualsiasi altra proposta possa arrivare ad aiutare a crescere la loro idea.

“E’ giunto decisamente il momento per pensare, progettare e costruire sulla storia dei colori gialloazzurri, sulle vicende della Carrarese, i giocatori, gli allenatori, i presidenti, e tutto quanto possa riguardare la nostra squadra con largo spazio al materiale e alla cosiddetta memorabilia di 116 anni di storia – esortano Liquidara e Manuel annunciando la loro iniziativa e come si stanno già muovendo in questo senso-. Il programma di lavoro si svolge in vari passaggi e in contemporanea all’individuazione del luogo fisico dove il museo vero e proprio sarà aperto e fruibile, ovviamente in collaborazione con la società e con l’auspicabile sostegno dell’amministrazione comunale.  Si parte da una base di consistenza di collezioni personali  e con un progressivo inventario  dell’esistenza di singoli archivi di privati cittadini e club (esistenti o non più attivi)  presenti in città. Contemporaneamente siamo già al lavoro per un’attività  di digitalizzazione di materiale fotografico già in possesso anche per arrivare a una parte del museo totalmente sul web, per tutti i tifosi gialloazzurri in giro per il mondo ma anche per gli appassionati di storia del calcio italiano. A questa parte fondamentale del progetto si lega la ricerca di archivi fotografici  (consistenti in foto stampate, in negativi e dispositive) e video – spiegano i due tifosi -: siamo attrezzati con strumenti per la digitalizzazione d alta risoluzione di ogni tipo di formato di negativi e dispositive e di videocassette e bobine di ogni genere.  A Carrara hanno fotografato allo stadio dei Marmi ed in trasferta decine di fotografi, molti dei quali noti e tuttora apprezzati in città  e vorremmo tutelare e far vivere  la loro decennale attività. Quindi – si rivolgono proprio a tutti – un appello ai tanti che hanno in casa, in soffitta o in garage, questo genere di materiale. Lo stesso appello vale per tifosi, giocatori, parenti, gestori di bar storici e altri che possano avere foto, negativi, maglie da partita o allenamento, gagliardetti e spille, videocassette cuscinetti, giornalini, sciarpe, adesivi. Questi i primi passi, non siamo nati ieri e vogliamo tramandare la nostra storia e renderla eterna”.